RIFIUTI SULLA SPIAGGIA DI PALMAROLA

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RIFIUTI SULLA SPIAGGIA DI PALMAROLA.

POLEMICHE E TIMORI PER RISCHIO INTERDIZIONE NAVIGAZIONE E ANCORAGGIO

Sacchi della spazzatura lasciati, seppure per alcune ore, sulla spiaggia di Palmarola, la perla dell’arcipelago ponziano. E subito scoppia la polemica, non senza l’ipotesi azzardata da qualcuno che l’isola possa essere dichiarata off limits all’approdo. “Vagli a dare torto se poi la trasformano in zona interdetta alla navigazione a all’ancoraggio come Santo Stefano a Ventotene e così è finita la pacchia per tutti…” commenta un isolano sui social. E la diatriba ha coinvolto decine di opinionisti: alcuni hanno espresso benevole assoluzioni per l’<incidente>, dovuto, secondo gli internauti, al day after di un simposio nuziale tenutosi sull’isola satellite di Ponza, con le immagini fotografate prima che gli addetti ai lavori provvedessero al ritiro dei rifiuti lasciati al sole “fino ai temi supplementari”. Altri hanno invece espresso la loro dura condanna, controbattendo a chi assolveva il ritardo del prelievo dell’immondizia con il fatto che la barca non aveva ancora avuto la prescritta autorizzazione a operare sull’isola e precisando che il permesso in tal senso sarebbe dovuto essere stato chiesto prima dell’evento proprio per non far registrare tempi lunghi nel ripulire il tutto ed evitare che il percolato andasse a rovinare lo stato ambientale della zona, autentico angolo di paradiso.

Il confronto serrato tra i sostenitori delle due tesi ha sollevato il problema sul rischio che a Palmarola, dove quello del matrimonio non è stato il primo caso di abbandono incivile di rifiuti, anche se quelli precedenti erano di una consistenza quantitativa molto più ridotti, si potrebbe attivare una forma di rigido controllo su chi vi approda, al fine di “tracciare” tutto quello che viene lasciato sull’isola, proprio come avviene, come ricordava più di qualche intervento, per l’isola di Santo Stefano a Ventotene. E ipotesi di questo tipo, proprio quando il solleone di luglio segna il momento più intenso della stagione vacanziera, non giungono certamente gradite a chi ha a cuore l’efficienza massima di una civile crescita del fenomeno turistico che l’arcipelago merita proprio per le irripetibili attrattive esercitate sugli amanti di questo lembo di paradiso.

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