OLTRE 40 ETTARI IN FUMO SULLE COLLINE GAETANE

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OLTRE 40 ETTARI IN FUMO SULLE COLLINE GAETANE DI CEFALO, BUCEFALO E CALABRETTO

Primo devastante incendio della stagione estiva nel territorio di Gaeta ai confini con quello di Itri. Oltre 40 ettari di terreno sono andati distrutti sul versante gaetano dei monti Cefalo, Bucefalo e Calabretto, attraversando i quali si giunge da Itri sulla spiaggia gaetana di sant’Agostino. 

L’incendio è partito verso le ore 20,00 di mercoledi ed è stato causato da un cavo della media tensione (20.000 volts) che si è spezzato e che è caduto, fortunatamente, in piena boscaglia, dove gli incendi boschivi degli anni passati avevano depauperata la lussureggiante macchia mediterranea, riducendola, oggi, a una folta boscaglia di strame, rovi ed erba facilmente incendiabile. Sul posto di sono subito portati i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Gaeta, supportati dai volontari della Protezione Civile “La Fenice” di Gaeta del responsabile Aldo Baia. Il lavoro sinergico dei soccorritori si è protratto fino al cambio di turno dei Vigili del Fuoco, coincidente con l’arrivo dell’oscurità e la presenza, sul posto, anche di una unità della E.R.I. , la Protezione Civile di Itri. Fermatisi per il sopraggiungere della notte, i volontari della Fenice, composti in gran parte di giovani di Itri, non hanno più potuto continuare la loro azione di contrasto alle fiamme, in quanto, come è risaputo, per assicurare agli operatori l’incolumità durante gli interventi, occorre il permesso del responsabile dei VV.FF, operativo per il caso specifico che non è stato concesso, dato il buio che avvolgeva la zona, per cui i volontari sono rimasti a presidiare un B&B verso cui sarebbero potute confluire le fiamme. Ieri mattina, sollecitata dal responsabile Aldo Baia, la sala Operativa ha autorizzato l’intervento di due elicotteri che, altrimenti, avrebbero dovuto attendere l’arrivo da Latina del D.O.S.  (Dirigente Operazioni Spegnimento) e iniziare i lanci d’acqua più tardi.

Il rogo non ha toccato le abitazioni presenti nella zona anche perché l’azione frenante dei volontari glielo ha impedito, anche se ha creato problemi alla ricezione dei segnali televisivi e alla telefonia mobile. Determinante l’azione dei lanci d’acqua dall’alto che sono riusciti, a metà mattinata, a contenere e, poi, spegnere questo primo devastante episodio di rogo boschivo.

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