Nuove attrezzature, vecchi problemi: come garantire medici e infermieri?

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COMUNICATO STAMPA

Al Presidente della Regione Lazio, Dr. Francesco Rocca

Alla Direttrice ASL Latina, Dott.ssa Sabrina Cenciarelli

Al Sindaco di Formia, Dr. Gianluca Taddeo

e ai Sindaci dei Comuni del Sudpontino

Se il rinnovo delle apparecchiature, attraverso i fondi del PNNR e del Giubileo, consente di poter garantire un maggiore livello tecnologico e della qualità degli esami, il deficit di personale medico ed infermieristico resta ancora molto elevato, soprattutto negli ospedali del sud della provincia. Per gli operatori che si spostano da Roma è più facile raggiungere il S.M. Goretti di Latina piuttosto che i presidi del Fiorini, S. Giovanni di Dio e Dono Svizzero, nel centro sud. In questi ospedali giungono anche professionisti dalla Campania, ma non in numero sufficiente. Il punto è come rendere più appetibili questi presidi che altrimenti resterebbero periferici e piuttosto penalizzati. Bisognerebbe realizzare bandi per concorsi specifici, con assunzioni a tempo indeterminato e l’opportunità di iniziare un percorso di carriera almeno per i primi cinque anni nell’organico ricoperto, con la successiva possibilità di spostarsi in qualsiasi altro posto della Regione, come ad esempio si fa in Toscana.

Per i giovani operatori si potrebbero prevedere incentivi o anche forme di alloggio a basso costo in immobili già nella disponibilità dell’ ASL, opportunamente adeguati. Presso il “Dono Svizzero ci sono alloggi lasciati dal personale religioso e praticamente inutilizzati, di cui comunque si paga il fitto. La copertura degli organici resta indispensabile non solo per ricoprire i turni di guardia, ma anche per le attività in elezione medica e chirurgica e per la normalizzazione delle liste di attesa.

Far fronte a tutto ciò con i soli operatori in servizio, ad esempio obbligando i medici che svolgono attività libero-professionale intramoenia ad effettuarne altrettanta in regime istituzionale/ambulatoriale, non è sostenibile poiché sono sempre gli stessi operatori già oberati dai turni di guardia oramai divenuti insostenibili. Il risultato è che molti medici ricorrono all’attività extramoenia, fuori dall’ospedale, finendo per incrementare l’attività delle strutture private.

Recentemente la Regione Lazio avrebbe rimodulato i fondi per la realizzazione dei nuovi Ospedali di Latina e del Golfo. Secondo il protocollo d’intesa siglato da INAIL e Regione Lazio, la progettazione spetta all’ASL mentre le opere di contorno e di raccordo ai comuni ospitanti le strutture. Nulla sembrerebbe sia stato elaborato ed è per questo che bisognerebbe avere maggiore informazione e contezza delle procedure in atto, consentendo di abbandonare il condizionale che, quando si parla di salute, appare poco rassicurante.

Formia 10 Febbraio 2025

Associazione Comunità Lazio Meridionale e Isole Pontine, il Presidente, Dr. Francesco Carta

Associazione “Incontri e Confronti”, Il Presidente, Dr. Biagio Magri

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