Paolo Crepet: “premiamo chi pensa in modo diverso”
Lo psichiatra e sociologo Paolo Crepet torna a far discutere con le sue idee provocatorie su educazione, genitori e giovani. In un’intervista a Il Giorno, ha messo in evidenza alcune criticità della società attuale, lanciando suggerimenti mirati per affrontarle.
Secondo Crepet, i giovani di oggi vivono in un’epoca caratterizzata da una pericolosa omologazione: “Bisogna smettere di dare troppe comodità a ‘sti ragazzi. Otto famiglie su dieci tollerano un sedicenne sul divano, poi esce, va al bar, si fa una canna e le ragazze hanno tutte lo stesso rossetto. C’è un’omologazione che fa paura”.
La soluzione? Valorizzare chi sceglie strade diverse. Crepet porta l’esempio di Jannik Sinner: “Lo celebriamo perché vince un torneo, ma dovremmo celebrarlo anche per il fatto che ha lasciato le comodità di casa per inseguire una passione. Dobbiamo premiare chi pensa in modo diverso”.
Uno dei temi più controversi sollevati da Crepet è l’introduzione dello psicologo nelle scuole. “C’è chi vuole riempire le scuole di psicologi perché i giovani sono fragili. Ma chi l’ha detto? Certo che a 16 anni si hanno crisi, ma chi non le ha avute? Perché devono essere subito coccolati?”
Crepet denuncia un “marketing della fragilità”, che porterebbe a una società sempre più dipendente da psicofarmaci e psicoterapie, con aspettative sempre più basse sui giovani: “E cosa diventa la vita? Un’eterna attesa dell’eredità, dove il nonno diventa il re mago che porta doni senza che nessuno fatichi per ottenerli”.
I suggerimenti di Crepet per genitori e ragazzi
Sui telefoni: “In Australia li hanno vietati ai minori di 16 anni, legge nazionale, fine. Il telefono distrae, danneggia memoria e capacità relazionali. Mandiamo i ragazzi a giocare insieme, facciamo rinascere le colonie: meglio cercare le lucciole in un bosco che passare ore alla PlayStation”.
Ai genitori: “Siate il modello che vorreste per i vostri figli. Inutile dire loro di non stare sul telefono quando voi lo usate h24 per fare reel e selfie”.
Ai giovani: “Siate critici, dissacranti, innovativi. Non siate followers, pensate con la vostra testa”.
Crepet non smette di scuotere le coscienze con il suo stile diretto e polemico, ma il suo messaggio è chiaro: serve più responsabilità, meno comodità e più indipendenza per formare una generazione davvero libera e consapevole.