PONZA: “NON ALLONTANATE PADRE FRANCESCO”

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DELUSIONE  PER LA DECISIONE DEI VERTICI RELIGIOSI

La preoccupazione per il ventilato trasferimento circolava a Ponza già da un buon semestre. Si sperava, comunque, che le civilissime sollecitazioni a non far trasferire padre Francesco Bishay Nadi Hanna, parroco della chiesa Maria SS. Assunta in Cielo, nella frazione di Le Forna, avrebbero sortito un affetto positivo . Purtroppo al sacerdote è stato imposto di lasciare l’isola per essere destinato ad altro incarico religioso.

Da qui la protesta globale e incisiva che si sta registrando nella comunità isolana, cui si è aggiunta ora quella dell’Amministrazione Comunale che, oltre a ripercorrere le tappe operative del sacerdote egiziano, fa registrare il voto trasversalmente unanime avverso la decisione. “Padre Francesco, arrivato a Ponza nella primavera del 2020, -si legge nella nota diramata dallo stesso sindaco Francesco Ambrosino- è stato nominato parroco della Chiesa Maria SS. Assunta in Cielo il 7 dicembre 2020 Padre Francesco Bishay, arrivato a Ponza nella primavera del 2020, è stato nominato parroco della Chiesa SS. Assunta in Cielo, nella frazione di Le Forna, il 7 dicembre 2020.

In pochi anni ha coinvolto l’intera comunità e riportato in Chiesa molti isolani. Da qualche tempo però, la Diocesi di Gaeta, ed in particolare il superiore Provinciale dell’Egitto da cui dipende direttamente padre Francesco, ha informato il sacerdote di dover terminare la sua missione sull’isola di Ponza per continuarla altrove e lo ha richiamato a sé. L’intera comunità isolana, incredula e triste alla notizia di questo forzato abbandono, si chiede il perché e soprattutto se sia ragionevole interrompere ai primi passi un cammino che potrebbe portare a risultati molto soddisfacenti, per la crescita dell’isola. Padre Francesco infatti, forse per una sua particolare predisposizione, è riuscito a coinvolgere, in numero sempre crescente, bambini, ragazzi e adulti nelle attività parrocchiali e sociali che ha portato avanti in questi due anni. Uno degli obiettivi che si era prefissato era quello di creare un oratorio per avere un vero e proprio spazio dedicato ad attività di divulgazione del linguaggio evangelico. Padre Francesco ha trasmesso ai più piccoli anche la voglia e la curiosità di scoprire il suo paese d’origine, l’Egitto, i suoi usi e costumi, così diversi dai nostri, innescando nei bambini l’interesse verso la ricerca e l’importanza dell’ integrazione con altre realtà diverse dalle proprie. Al fine di scongiurare questo trasferimento, è intervenuta anche l’Amministrazione Comunale che, facendo appello agli organi superiori da cui Padre Francesco dipende, ha chiesto più volte chiarimenti sulla decisione presa e sulla possibilità di valutare l’importanza di prolungare la permanenza di Padre Francesco per l’isola e per gli isolani, ma nessuno, purtroppo, ha saputo o voluto dare una risposta.

“L’intero Consiglio Comunale, all’unanimità, voterà favorevolmente per fare restare padre Francesco a Ponza. Faremo tutto ciò che è in nostro potere per far si che il cammino intrapreso insieme possa continuare negli anni”, ha assicurato il primo cittadino Francesco Ambrosino “è giunto il momento di rendere questa triste notizia di dominio pubblico, per suscitare negli organi di competenza la giusta riflessione su una vicenda così importante per l’isola”.

padre Francesco Bishay Nadi Hanna

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