Ritorno a scuola il primo ottobre?

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Ritorno a scuola il primo ottobre?

Tradizionalmente in Italia l’inizio dell’anno scolastico è sempre stato fissato il primo di ottobre. Solo in epoca recente si è provveduto ad anticiparlo di qualche settimana fino ai primi di settembre.

Il senso di far iniziare l’anno scolastico in autunno è relativo alle peculiari caratteristiche del sistema economico Italiano. Infatti, centinaia di migliaia di cittadini italiani e le loro famiglie riescono a trarre il proprio sostentamento dal lavoro nel settore turistico che specialmente nel Sud, (ma non solo) più lontano dallo sviluppo della grande industria e dalle sedi delle amministrazioni pubbliche e delle grandi società private, svolge nella stagione estiva un ruolo indispensabile per rimpinguare i bassi redditi messi a dura prova dalla crisi economica e dall’aumento dell’inflazione.

Ebbene, di fronte alle attuali difficoltà dell’economia (stipendi bloccati, costo del cibo, carburanti, mutui, etc.) occorre che lo Stato si prodighi in ogni direzione per sostenere l’iniziativa dei privati, specie in un settore quale quello turistico, sempre sacrificato per la mancanza di risorse pubbliche. Il Movimento Popolare Lega Aurunca propone di ripristinare la riapertura delle scuole, il primo di ottobre così da consentire a tutti coloro, e specie ai giovani, che sono impegnati nel settore turistico, di continuare a svolgere la propria attività.

Si tratta di una misura priva di costi per lo Stato che rappresenterebbe, però, un significativo elemento di sensibilità nei confronti delle esigenze di un settore, quello turistico, di vitale importanza per la produzione interna nazionale, soprattutto per la capacità di attirare risorse “fresche” da Paesi esteri.

Altro risvolto positivo di questo provvedimento è la possibilità per le famiglie di allungare o programmare meglio il periodo delle vacanze fuori dall’alta stagione e alimentare ulteriormente la ripresa economica.

Il Movimento Popolare Lega Aurunca tiene a precisare, infine, che la capacità del sistema educativo di soddisfare il diritto allo studio non si può misurare in base al numero dei giorni scolastici, ma occorre individuare un metodo efficiente per valutare il livello qualitativo del sistema didattico.

Movimento Popolare Lega Aurunca – Il Presidente Giovanni Meschino

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