Francesco di Assisi, più che esemplare santo Patrono d’Italia, ci ha regalato, nella giornata dal calendario a Lui dedicata, la nuova amministrazione civica del comune di Itri. I diciassette “primi inter pares” scelti dal popolo a rappresentare la guida per la civitas mamurrana, prescindendo dalla loro estrazione politica e dalle sigle che ne hanno connotato la corsa a Palazzo Umberto I, rappresentano o, per lo meno, dovrebbero rappresentare la risultante delle innumerevoli componenti che la laboriosa gente aurunca operante o residente a Itri ha liberamente scelto nel gioco del confronto dialettico e propositivo che le regole di una vera democrazia prevedono.
Tutto qui, si chiede la gente? Dopo la scorpacciata di informazioni, interviste, manifestazioni di vario genere, il contatto con gli elettori è terminato? Ci auguriamo sinceramente di dover scartare l’idea che questa preoccupazione diventi una realtà negativamente concreta, in quanto tutti -crediamo noi- hanno a cuore il progresso della nostra comunità, progresso che, “senza avventure” come recitava uno slogan propagandistico ai tempi della Prima Repubblica, renda partecipi, nella visibilità più trasparente del gioco delle parti, i protagonisti della gestione della “res publica” in paese, vale a dire il popolo. E allora, senza avere la minima presunzione di vestire i panni di un vademecum del perfetto amministratore o di un manuale comportamentale dell’uomo di governo locale, ci permettiamo di riempire questo momentaneo stallo di amplificazione mediatica, riportando, a beneficio dei nostri lettori e di quanti, affezionati internauti che ci onorano con la loro sintonizzazione sul nostro sito, quello che finora ci è stato dato di sapere.
Oggi, venerdi 8 ottobre, dovrebbe tenersi la prima riunione di maggioranza, di quella coalizione –ricordiamo a beneficio di quanti ci seguono lontano da Itri, sia in Italia che nel mondo- che ha portano all’elezione di primo cittadino di Giovanni Agresti, sostenuto da una lista denominata “Ripartiamo con Giovanni Agresti”. Lunedi 11, all’indomani, tanto per collegarci con la realtà territoriale a noi vicina, della festa patronale di Fondi, città posta sotto la tutela religiosa di Sant’Onorato, il neo sindaco dovrebbe conferire gli incarichi a coloro che comporranno la giunta. Dal giorno 14, partono i canonici dieci giorni (quindi fino al 24 di ottobre) entro i quali deve essere convocata la prima seduta della nuova massima assise locale. Infatti, la proclamazione del sindaco è scaturita dalla cosiddetta Assemblea dei presidenti di seggi (a Itri ne sono stati operativi dieci) che si è tenuta, come da protocollo, presso la sezione numero 1 il cui ruolo di presidente è stato svolto in maniera tanto ortodossa dall’esperto e preparatissimo dott. Roberto Meschino. Per quanto riguarda il giuramento in Prefettura, davanti al capo del Governo provinciale, la calendarizzazione del classico rituale dovrebbe essere fissata nella settimana successiva a quella della composizione della giunta. A questo punto il nostro augurio suggella queste righe informative, auspicando che da parte di tutti, maggioranza e opposizione, rappresentate da persone validissime sia per cultura che per limpidezza morale e umana, ci si metta all’opera, gareggiando nel proporre soluzioni amministrative che rappresentino un’autentica panacea per quanto Itri abbisogna nel ridurre o eliminare problematiche negative e criticità di ogni sorta, con l’agognata speranza che, oltre all’assise civica, possa esserci il concorso, nel formulare idee, nel sottolineare errori e nello stimolare l’operosità finalizzata al bene comune di tanti cittadini, di interlocutori civili e propositivi, sorretti dalla voglia di contribuire al bene di tutti. A tutti, allora, il beneaugurante stimolo “Nunc agendum est”!
Orazio Ruggieri
(Foto) Il nuovo sindaco di Itri Giovanni Agresti