LECTIO MAGISTRALIS: “CODICE ROSSO” VIOLENZA DI GENERE. GRANDE SUCCESSO A GAETA

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LECTIO MAGISTRALIS: “CODICE ROSSO” VIOLENZA DI GENERE. GRANDE SUCCESSO A GAETA

Al maturare del secolo di storia della Scuola Nautica della Guardia di Finanza (Pola 1926, Gaeta 17 aprile 2024) si è tenuta la conferenza “Codice Rosso la normativa vigente in tema di contrasto alla violenza di genere”. L’assiduo impegno del Consigliere Nazionale A.N.F.I (Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia)) della regione Lazio, luogotenente Marcello Fargnoli e del maresciallo aiutante mare (c.a.) Antonino Piras della sezione A.N.F.I “Paolo Romi” Gaeta, ha fatto sì che l’evento si realizzasse. Intercedendo presso il Comandante della Scuola Nautica Guardia di Finanza di Gaeta, colonnello Amedeo Antonucci, l’evento si è concretizzato. Con l’autorevole e appassionato intervento, presso il prestigioso istituto, del Vicepresidente Nazionale A. N. F. I. per l’Italia Centro Meridionale, avv. Antonio Maria La Scala, si è tenuta una “Lectio Magistralis” sull’ ormai annoso e grave problema sociale che affligge innumerevoli vite: la violenza di genere. Erano presenti inoltre il presidente Nazionale, generale di Corpo d’ Armata, medaglia d’argento al valore militare, Pietro Ciani, ufficiali dell’istituto e una folta rappresentanza delle sezioni A.N.F.I di Fondi, Formia, Latina e Anzio. “Perché lezione magistrale?” si chiede il presidente Piras. ”Perché rivolta a operatori della sicurezza pubblica: ispettori e i finanzieri “polizia del mare”. Un approfondimento della conoscenza del Codice Penale, strumento col quale nella futura attività professionale dovranno operare. Lo scenario della conferenza: la confortevole aula polifunzionale “Laccetta e Stamegna” presso la caserma Cavour, intitolata a due vittime del dovere perite in mare durante una crociera addestrativa”.

L’attenzione della platea era davvero altissima. La dialettica del dottor La Scala fluidissima e colloquiale con spirito educativo ha tenuto sempre viva l’attenzione non solo degli allievi. “Appropriatissimo –prosegue sempre Piras- il termine “lectio magistralis” perché una lezione o conferenza di cosi alto livello tenuta da un esperto nel suo campo, finalizzata anche a sensibilizzare le persone sulla gravità del fenomeno sociale, “la violenza di genere” deve essere riconosciuta tale! Ulteriore riconoscimento gli si deve attribuire per il ruolo di presidente e del suo diuturno lavoro professionale nell’Associazione di volontariato a tutela delle donne vittime di violenza “Gens Nova”. “Lectio” in latino significa “lezione”, mentre “magistralis” è “del maestro” o “magistrale”. Quindi, una “lectio magistralis” è una lezione, spesso tenuta, per discutere approfondimenti o scoperte significative, e può essere un evento importante in contesti accademici. Accademico lo è stato, perché rivolto, in particolar modo, agli ispettori e finanzieri,” Fiamme Gialle del mare” impegnati nei diversi corsi di specializzazione professionali. È stata l’occasione in cui l’autorità, educatrice dell’avvocato La Scala, instancabile volontario nel dispensare legalità, non solo tra gli operatori della sicurezza pubblica, ma con lo stesso impegno e dedizione anche nella scuola pubblica di ogni ordine e grado. In qualità di relatore, condivide la sua saggezza, conoscenza e approfondimento delle normative del codice penale con la vasta platea della popolazione scolastica suscitando l’interesse e le domande dei presenti. La sua attenzione, sia in videoconferenze, o direttamente negli istituti scolastici, è rivolta a sensibilizzare ragazzi e ragazze a una maggiore attenzione nell’utilizzo degli attuali mezzi di comunicazione di massa “rete internet”. Quest’ultima, purtroppo, data la capillarità, disponibilità e fruibilità di strumenti di facile accesso “al regno del male”, perché purtroppo non è utilizzata solo a fin di bene, condiziona in maniera preponderante il comportamento di bambini, ragazzi e adulti.

Purtroppo la ponderatezza non basta! Non basta neanche l’inasprimento delle norme previste dal “Codice rosso” che, classificando comportamenti riprovevoli dell’individuo, non argina questo male sociale. Neanche bisogna rassegnarsi a questa devianza sociale. Chi può faccia! Tutto si può insegnare! Il luogo principe dell’insegnamento è la scuola. In conclusione –sottolinea il presidente A.N.F.I. di Gaeta, Piras- il Codice Rosso è un semplice strumento legislativo di vitale importanza contro la violenza di genere. Rappresenta un impegno concreto dello Stato nel proteggere le vittime di violenza di genere l’impegno costante di tutta la società, attraverso l’educazione la prevenzione e la solidarietà”.

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