In memoria di Giovanni Spezzaferro: “Giornalista Galantuomo”

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10 anni fa ci ha lasciato lo storico Direttore della GAZZETTA DEGLI AURUNCI che ha seguito la nascita del nostro periodico sin dal suo primo momento di vita.

 Giovanni Spezzaferro

Spezzaferro è stato un giornalista e prima ancora un uomo dalle grandi doti culturali e morali “persona di cultura” a tuttotondo. Si ricordano in Provincia di Latina i suoi lontani esordi tra le firme di punta della “Gazzetta Pontina” già nel 1965 per esserne inviato nel 1966 in Libia ed Egitto per un servizio sui militari italiani durante il Secondo Conflitto Mondiale, in quel teatro di operazioni. Nello stesso anno ha assunto l’incarico di corrispondente itinerante dell’ANSA e di corrispondente dell’Associated Press e della United Press International. La sua penna ha raccontato la “Guerra dei Sei Giorni” dalla pericolosa postazione sullo Stretto di Suez e in Giordania durante il tentativo di rivolta palestinese, noto come “Settembre Nero” nonchè l’incontro Bush-Gorbaciov a Malta nel 1989. Senza voler considerare i molti servizi di cronaca nazionale tra cui il diario del Terremoto del Belice in Sicilia alla fine degli anni Sessanta e il terremoto dell’Irpinia del 1980.

Durante la Guerra Fredda è stato inviato nei paesi dell’Est per quasi tutto il decennio del 70 fino alla prima visita del Papa Giovanni Paolo II presso la città natale di Wadowice, documentando i preparativi per la storica visita del Papa, avvenuta il 07-06–1979.

Rientrato stabilmente in Italia assumeva l’incarico di Direttore dei telegiornali e dei servizi giornalistici di Tele Monte Giove – Quarta Rete (oggi Lazio TV) fino al 1995.

Non possiamo anche non ricordare la sua presenza al seguito delle truppe Italiane in Libano (Libano 1 e Libano 2) con “Italcon” e in Albania con “Italfor Pellicano”; sia con l’Esercito che con il Gruppo Navale 22 della nostra Guardia Costiera a Durazzo, Tirana, Tropoje, Valona, Scutari e Saseno.

Tra le sue pubblicazioni si ricordano un libro fotografico su Terracina come era nei primi anni del 1900, dal titolo “ Terracina – Ricordi di una Città – 1904/1905” e il libro “Parco Regionale dei Monti Ausoni e del Lago di Fondi – Il Monumento Naturale Di Camposoriano” – Caramanica Editore- per il quale ha realizzato foto e testi. Ha diretto anche il mensile locale “Reporter” da lui fondato insieme alla moglie Anna Zarra editrice del Periodico. Ha collaborato alla stesura dei testi del libro “In Pace, in Guerra – Storia del Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana – (Fratelli Palombi Editori  – Roma). Ha pubblicato un libro fotografico sulle distruzioni belliche subite dalla città di Terracina dal titolo “ Terracina 1943 – 1944: I giorni del terrore”.

Dalla sua passione per la fotografia e in particolare quella naturalistica in cui era specializzato, unita alle sue grandi capacità descrittive, è nata la proficua collaborazione con la rivista bimestrale “L’Universo”, edita dall’Istituto Geografico Militare di Firenze dove ha pubblicato: Il Parco Naturale Regionale dei Monti Aurunci. Brevi note sul Ducato di Gaeta. La fine delle Peschiere del ‘700 nelle Paludi Pontine. Le Torri Costiere di Avvistamento e Difesa dello Stato Pontificio: da Torre Astura a Terracina. L’Assedio di Gaeta e il riscatto di una Dinastia.

 

Una risposta

  1. È proprio vero le persone si conoscono veramente dopo che non ci sono più. Complimenti postumi a Giovanni Spezzaferro. Nel leggere la sua biografia, ho compreso come il suo impegno giornalistico e’ stato costante, coerente, per tutta la vita. È stato un gentiluomo di altri tempi. R.I.P.

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