I SALASSI DI ACQUALATINA: LE RESPONSABILITA’ POLITICHE

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Comunicato Lista Cusani per Sperlonga

In un tempo di crisi idrica per le scarse piogge, la crisi economica legata alle speculazioni sui prezzi, l’inflazione all’8%, l’aumento del costo della vita e delle bollette in generale, la guerra in Ucraina e la crisi sociale con l’aumento della povertà (5,6 milioni di individui) la Conferenza dei Sindaci ha deciso l’aumento delle tariffe dell’acqua dell’8,45% per quest’anno e del 5% per il prossimo anno. In sostanza in poco più di sei mesi il costo delle bollette aumenterà circa del 14% . 

Tale decisione ha una doppia paternità politica, l’una di Zingaretti, l’altra del Pd di Astorre e di Forza Italia di Fazzone, che si è concretizzata  attraverso il voto dei Sindaci del PD: Minturno, Maenza e Priverno, di Forza Italia: Castelforte, Fondi, Formia, Gaeta, San Felice, Santi Cosma e Damiano ed il contributo determinante del Sindaco di Latina Coletta della civica Bene Comune. Sostenuto da Forza Italia, Coletta è stato il protagonista determinate del salasso a carico dei cittadini, scegliendo la sopravvivenza della poltrona di Sindaco alle battaglie storiche sull’acqua pubblica.

E quindi tra i Beni comuni ha preferito salvare il bene della poltrona da Sindaco anziché evitare in un periodo difficile per famiglie ed Imprese con aumenti così gravi. Ma gli è servito a poco visto i recenti accadimenti.

Si capiscono ma non giustificano le ragioni di Coletta, che conoscendo il cesarismo di Fazzone ha compreso che se gli avesse messo in crisi la sua  Acqualatina il destino per il Sindaco di Latina sarebbe stato segnato.

È chiaro che gli aumenti si potevamo evitare attraverso tre semplici azioni.

La prima: destinando i dividendi di Acqualatina del 2021 di 9,5 milioni di euro per sostenere i maggiori costi dell’energia; 

la seconda: Zingaretti e Fazzone avrebbero potuto impegnare risorse del bilancio regionale per ristorare l’antica questione dei vetusti Consorzi di Bonifica che dipendono dalla Regione, evitando così di scaricare i costi sui cittadini;

la terza: utilizzare il canone di concessione delle reti e degli impianti che Acqualatina “dovrebbe versare ai Comuni” per interventi esclusivamente di sostituzione delle reti colabrodo in modo tale da ridurre lo spreco di acqua ed energia elettrica. 

Nel contempo, utilizzare le risorse del Piano degli investimenti (modificandolo) allo stesso scopo, evitando di realizzare nuove reti sino alla quasi totale sostituzione di quelle esistenti ed inefficienti (reti colabrodo).

Capitolo a parte è la cattiva gestione di Acqualatina ma su questo tema presto ci torneremo con dovizia di particolari. Solo per anticipare qualche argomento: una riduzione delle spese del 5% avrebbe prodotto un risparmio di € 8 milioni, ma questo per la Forza Italia di Fazzone sarebbe stato troppo.

Meditate cittadini sul mal governo di Fazzone e dei suoi sodali alleati del Pd:  le elezioni si avvicinano.

Capogruppo Lista Cusani per Sperlonga

Cons. Luciano Magliozzi

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