Roma/Napoli: Livia, Gaia, Camilla e i giovani morti sulle strade della “movida”

Share on facebook
Share on twitter
Share on linkedin
Share on whatsapp

Livia, Gaia, Camilla e i giovani morti sulle strade della “movida”:
da Napoli a Roma, idee per fermare la strage degli innocenti

Venerdì 20 gennaio incontro con gli studenti all’ISS “Emery” e dell’ITC “Calamandrei” di Roma sul libro “Viaggio al centro della notte” di Luca Maurelli con la “ Fondazione Gaia von Freymann”, l’avvocato Andrea Raguzzino e Angela Buanne, ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana per il suo impegno sui temi della prevenzione degli incidenti stradali causati da alcol e droga.

Riprende a Roma il “Viaggio” nelle scuole per parlare dei tanti, troppi ragazzi morti nelle notti di alcol, droga, balli e sballi, il sabato sera, ma non solo. Il percorso di testimonianza nelle scuole, del giornalista e scrittore Luca Maurelli, di Angela Buanne, mamma di Livia Barbato, vittima del suo fidanzato ubriaco che andava contromano in Tangenziale, nonché ufficiale all’Ordine del Merito del Quirinale, e dell’avvocato Andrea Raguzzino, farà tappa sarà al Istituto“Emery” “Calamandrei” di via Carlo Emery, a Roma nord, a poca distanza da Corso Francia, dove nel 2019 si consumò la tragedia di Gaia e Camilla, uccise dall’auto guidata dal figlio ubriaco di un noto regista.

Si è parlato di Livia Barbato, morta a Napoli nel 2015 a causa di quel tragico contromano del suo fidanzato, ma anche di Gaia e Camilla, uccise a Roma dall’imprudenza di un giovane brillo e di tanti altri ragazzi scomparsi, ci sarà il padre di Gaia, Edward von Freymann (che ha creato una Fondazione a nome della figlia, www.fondazionegaiavonfreymann.it)  a raccontare la bella vita spezzata della sua ragazzina e a dare qualche consiglio agli studenti. “Da tre anni con Luca Maurelli, l’autore del libro che racconta la storia di mia figlia, e con Andrea Raguzzino, giriamo le scuole tra Napoli e Roma senza fare prediche. Ma raccontando una nottata di follia in cui c’è tutto, l’amore, l’eccesso, l’alcol, i ritorni a casa nel rischio, le paure dei genitori, le morti assurde di innocenti. Ho incontrato centinaia di ragazzi e ragazze. Se solo avessi aiutato a salvare una sola vita di uno di loro avrei già dato un senso alla morte di Livia. Parlo di mia figlia anche ai bambini del Burkina Faso dove vado spesso come volontaria a consegnare doni e aiuti, porto Livia con me, sempre”, racconta Angela Buanne. 

Il “VIAGGIO AL CENTRO DELLA NOTTE” (Guida Editori) dei giovani approda nelle scuole grazie agli spunti offerti dal volume sui temi di emergenza giovanile più stringenti di cui discutere in classe con i professori,  scrittori, giornalisti, operatori del settore sociale, medici, “eroi”del volontariato, esperti di sicurezza stradale e operatori del mondo “notturno”, dai gestori delle discoteche a quello dei bar. L’autore propone di discutere nelle scuole di droghe, alcol e nottate a rischio proprio con loro, i protagonisti, i ragazzi. Raccontandogli una storia vera. Di amore, sogni, incoscienza, sballo, morte, pentimento. Per conoscere una storia vera, unica, e trarne delle riflessioni generali. La proposta alle scuole è quella di creare – ponendo al centro il libro in questione – occasioni di dibattito con esperti, addetti ai lavori, operatori medici, testimonial, volontari, per confrontarsi con gli adolescenti sul mondo della “movida”, sui rischi del facile sballo, della dipendenze da alcol e droghe, dei “ritorni a casa” notturni, degli incidenti stradali causati dall’incoscienza, del disagio delle nuove generazione e della ricerca di riferimenti nei social, nell’esibizionismo virtuale e nelle sfide continue ai propri limiti.

Il libro di Luca Maurelli parte dal racconto di un drammatico fatto di cronaca: un incidente in Tangenziale accaduto nel luglio del 2015, a Napoli, quando un’auto guidata da un dj ubriaco, Nello Mormile, mise in atto un contromano che si concluse con uno schianto che uccise due persone, Aniello Miranda, e Livia Barbato, la fidanzata di Mormile. Il volume si addentra nei misteri delle notti alcoliche, delle tragedie di cui ci arriva notizia ogni giorno sui media, cercando di evidenziare criticità e proporre soluzioni attraverso una storia vera, documentata, analizzata in tutti i suoi dettagli, una tragedia “giovanile” tristemente nota a tutti anche grazie a un video choc diventato virale sul web nel quale viene documentato il folle gesto del contromano messo in atto dal dj napoletano nella notte di tre anni fa.  Sullo sfondo della cronaca e della testimonianza su temi socialmente rilevanti, il ricordo di Livia Barbato, giovane fotografa dal grande talento, il racconto delle sue speranze e dei suoi progetto spezzati dalla tragedia consumatasi in pochi minuti.

Il libro si sviluppa anche sui contributi di Simonetta Matone, già sost.procuratore generale della Corte di Appello di Roma, da sempre impegnata sui temi dei minori, delle donne, della violenza di genere, di Maria Bianca Farina, presidente della Fondazione Ania (associazione nazionale imprese assicuratrici) che lavora a livello nazionale sui temi della prevenzione stradale, di don Antonio Mazzi, responsabile della fondazione  Exodus.

Luca Maurelli (Napoli, 1969), laureato in Scienze Politiche alla Federico II, giornalista professionista (Il Tempo, Il Roma, Reuters, Libero, Rai Tg2, L’Espresso, Panorama, oggi caposervizio al Secolo d’Italia), è membro dell’Associazione Stampa Parlamentare. Ha scritto “Viaggio al centro della notte” (Guida editori), “Io vedo il mare. La vera storia di Simon Gautier che si smarrì con Dostoevsky su un sentiero del Cilento” (Guida Editori), “Maradona e l’oro del Pibe, paradossi e ingiustizie del fisco italiano” (Esi, 2008) con Giuseppe Pedersoli, “Al mio Paese- Sette vizi, una sola Italia” (di Melania Petriello, AA.VV. Edimedia, 2012).

La Fondazione Gaia von Freymann nasce dalla volontà di Edward, il papà di Gaia, di offrire un valido supporto ai familiari e alle vittime di incidenti stradali e ai diversamente abili. Le drammatiche esperienze del grave incidente subito da Edward stesso, che gli ha provocato una lesione del midollo spinale e, soprattutto, della prematura scomparsa della figlia Gaia, vittima insieme all’amica Camilla del purtroppo noto incidente di Corso Francia a Roma, hanno spinto il Fondatore a voler garantire il più valido supporto psicologico e legale gratuito a chi, come lui, è stato vittima di un incidente stradale, familiare di una vittima della strada, diversamente abile.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

link utili

sostienici

carte-2

periodico

Mese di Ottobre