Scuola, l’allarme di APEI Lazio: “Bimbi con disabilità senza educatori a inizio anno scolastico”
L’anno scolastico è iniziato, ma non per tutti allo stesso modo. In diverse città del Lazio, i bambini e i ragazzi con disabilità si trovano ancora privi del supporto degli educatori scolastici, figure fondamentali per garantire inclusione e integrazione. A denunciare la situazione è APEI Lazio, che esprime preoccupazione per i tagli, i ritardi e la scarsa qualità di alcuni servizi, schierandosi a fianco delle famiglie e degli educatori rimasti senza certezze.
Secondo l’associazione, la mancanza di assistenza educativa costituisce una grave violazione dei diritti garantiti dalla Costituzione e dalla legge. Nonostante il governo abbia annunciato un incremento di 60 milioni di euro dei fondi nazionali, molte amministrazioni locali hanno ridotto le ore di sostegno, avviato bandi in ritardo o addirittura non ancora programmato l’inizio del servizio.
“Il risultato – sottolinea APEI – è che centinaia di bambini non possono contare su figure qualificate al loro fianco, mentre gli educatori, spesso madri e padri di famiglia, non sanno ancora quando e se inizieranno a lavorare”.
Il problema non riguarda solo la quantità, ma anche la qualità del servizio. Sempre più spesso, per logiche di risparmio, vengono impiegati operatori privi della formazione necessaria. L’assistenza educativa, ricorda l’associazione, non può essere improvvisata: richiede professionalità specifiche, come quelle degli educatori socio-pedagogici laureati in Scienze dell’Educazione (L-19).

“Non è sufficiente un corso di pochi mesi – ribadisce APEI –. È un’attività complessa, che necessita di competenze adeguate per rispondere ai bisogni dei minori e delle famiglie. Le ore di assistenza andrebbero aumentate, non ridotte”.
APEI Lazio rinnova quindi l’appello agli enti competenti affinché vengano rispettati i principi costituzionali e il diritto allo studio per tutti, senza eccezioni. L’associazione esprime vicinanza agli educatori coinvolti, alle famiglie e all’ANFFAS Lazio, ribadendo la propria solidarietà ai bambini e ai ragazzi che, nonostante l’anno scolastico sia iniziato, si trovano già a fare i conti con le carenze del sistema.